martedì 29 aprile 2008

Oscar e i suoi ospiti


















Ciao a tutti,

Oscar è impegnato in una lavatrice di pannimera vretti e cosi io vi scrivo un post.

Siamo rientrati stasera da Sidney io e GIno GInelli, e come aveva detto Oscar il vero valore aggiunto della città è la zona della spiaggia senno' c'è poco e niente. QUi non hanno molta storia, il tutto parte dal 1800 quindi non vi credete cosa ci possa essere....quasi cubbell....dovete puntare tutto sulla bellezza naturale, su tutto cio' che è life style e cose del genere.

Io e gino ad oggi siamo stati a:

- phillip island
- Ocean road
- Safari nel deserto
-Sidney
- ora melboune fino a domenica che si arrentra




Inutile dire che le due domeniche sono state di passione per me..qui era notte fonda quando l'olympia era in campo e molto probabilmente la rivedro' ancora :(

Io quello che posso dirvi di piu di quello che ha scritto oscar è sul deserto.

Una esperienza unica. eravamo in un gruppo di 14 persone, abbiamo dormito negli swag (vedete su wiki cosa sono), sotto le stelle, la croce del sud era visibile al 110% e ci salutava....abbiamo scalato uluru, abbiamo fatto tanti km a pieni sui canyon, abbiamo sudato, abbbiamo fatto i nostri bisogni all'aria aperta, ci siamo lavati in docce alimentate dalla carvonelle della steppa del deserto...abbiamo documentato tutto...SERIE A!...io personalmente ho anche spalato merda di cammello e ci siamo mangiati il classico bushman dish fatto di coccodrillo, cammello, emu e canguro!
abbiamo incontrato gli aborigeni....ragazzi ancora esistono gli uomini primitivi...sono brutti brutti, gli manca un pezzo di evoluzione umana...

il sabato sera lo abbiamo passato qui http://www.bossaloon.com.au/ si puo' vedere live cosa succede nel locale...donne pessime e contadini, una festa nella peggiore fontesambuco era meglio pero' ci siamo divertiti!

ora questi ultimi giorni saranno dedicati a melbourne, allo shopping, a quelche festa dove sfasciarsi....fino di media la mattina ci siamo alzati alle 6...con picchi di 4,45 e 9 al max...non va proprio bene...gino russa in continuazione, io suono la nona di beetoven se sono in posizione strategica...

Vi lascio ma mi raccomando appena torno non mi bombardate...qui si sta bene, c'è un benessere da paura, oggi a bondi beach ho visto donne da serie AAA....e poi un consiglio per le donne....

media uomini nettamente superiore a media donne....qua mi spiace dirlo pure per me per competere so cazzi...ti cacciano sti cazzo di fisici che devi sono star zitto!...:=)

ciao a tutti

mercoledì 16 aprile 2008

GREAT OCEAN ROAD TRIP


Carissimi lettori e lettrici eccomi qui. scusate l'assenza prolungata, ma gite fuoriporta, essays universitari e malanni vari mi hanno allontanato dal pc. Tanto di guadagnato però, perchè ho reperito materiale per scrivere un libro.

Oggi mi sembra, tuttavia, doveroso parlarvi della mia gita sulla Great Ocean Road lo scorso week end. La great ocean road è una road (eheh) lunga quasi 300kg che va da Torquay, una spiaggia incantevole e un po selvaggia che si trova a sud di Geelong, fino a Warrnambool. La maggiorparte della suddetta road costeggia l'ocano e vanta alcuni dei paesaggi più incantevoli al mondo.


Partimo di buona lena alle ore 8 del mattino da church pale, una strada stretta quanto il buco del culo di uno stitico, insomma la milgiore location per la partnza di una gita. Affittimo le rain jackets al costo di 10 dolalrakkioni pagati con "pertuttoilrestocemastercard" e si va. sul pulmino siamo in 15, autista compreso. Sfortuna vuole che quest'ultimo sia lo stesso svociato di philip island (io quelli strani non soltanto li attraggo na volta.. ci prendo gusto e li riattraggo). Come per philip island, per capire quello che dice devo trasformare le mie orecchie in amplificaori di onde infrasuono, perchè altrimenti per me lui (austista) e un pesce avrebbero potuto dire le stesse cose cioè nulla.

Durante le prime 2 ore di viaggio facciamo un paio di stops per veder panorami selvaggi quanto i capelli crespi di un'afroamericana, ma incantevoli come il fashino di... di.. di chi ha faschino.

Arriviamo quindi alla prima grande fermata della trip, quella per la lezione di surf. all'inizio vediamo solo un paarcheggio immerso nel verde con una casetta, dopo un po scorgiamo una ditesa di tute da surfer e tavole rosa e blu a josa, contornate da due teutonici biondi con il naso bruciacchiato dal sole e una accento californoaustraliano da far paura. Il tempo di fare pipi, mettere costume e indossare la tuta, che i due colossi di rodi ci mettono una tavola in mano e ci trascinano in spiaggia. Ci siamo solo noi, la temperatura non è altissima, il mare non è moldo da surf, anzi lo è molto poco, ma noi siamo carichi. inizia la lezione: riscaldamento (raffreddamento più che altro, visto che è avvenuto in acqua gelida) quindi breve spiegazione teroica, a terra, su come montare "in sella", e via, nuovamente, in acqua. io sono salito "in tavola"solo 7 volte. 1 sola in piedi. Un po ero incapace, un po non c'erano tante onde. NB: Nelle 7 svolte "in sella" non sono ricomprese le 2 in cui la tavola mi è sbattuta in faccia, il naso ha gradito molto.

Dopo due ore è gia tempo di asciugarsi, non docciardi, rivestirsi e via per il prossimo panorama. tra una spiaggia e un koala su un albero, uno strapiombo e un canguro saltelalnte vicino le case, arriva il tramonto e il nostro driver ci porta nell'ostello di apollo bay. L'ostello in questione è un complessino di case bianche di legno con arredamento vintage spinto. Molto carino. divido la stanza con i 4 ragazzi che sono cn me sul bus. Tempo di una doccia e via maganre un fish and cheeps in città; quindi, una birretta nel pub locale con lo svociato e pochi altri e poi a ninna.

Il giorno 2 parte con una colazione abbondante in ostello e... l'incubo scoreggia e pizza. Allora, qualcuno sul nostro bus soffriva di pancia, era una di scoreggia continua, pesanteeeeee. Avoglia ad aprire il finestrino. Manco uno tzinami avrebeb spazzato via il venticello fetekkio. Se alla puzza di peto sommate qualla della pizza al peperone, salamino e ananas che la nostra amica americana Cearra ( si legge Siarra) si era conservata dalla sera prima in una scatolina...capirete che la camera a gas della nananini paragonata al nostro bus era una profumeria.

Tra gli eventi della seconda giornata, assolutamente indimenticabile, la camminata sulla passeggiata dei 12 apostoli: grandi colossi rocciosi che si trovano in prossimità della costa e che sembrano farle da guardia. Forse li hanno chiamati 12 apostoli perchè erano 12 come gli apostoli; fatto sta che da 2 anni a questa parte gli apostoli sono 11, uno è caduto in mare. Dopo millenni trascorsi li a guardare il mare, si sarà rotto il cazzo di stare come un cazzone all'mpiedi nell'oceano e si è suicidato lasciandosi cadere. Vabè...

Di una certa suggesticità anche la camminata nella foresta pluviale. Piante, verde, pioggia e umidità da paura. Scenari che in europa non si vedono. Mancava soltanto che sbucasse Indiana jones alla ricerca del tempio maledetto, che poi davvero avremmo avuto tutto.

Oceni, scogliere, archi di roccia, spiagge incantevoli, surf, foreste pluviali, cascate, bella compagnia (scoregge e pizze a parte). Ma cosa volete di più dalla vita? Un Indiano? (ricordate che indiani sono i lucani d'Australia). La strada per il ritorno a casa è stata lunga..ma il paesaggio campestre e le pecore merinos ci hanno accompagnato fino a diradarsi a poco a poco per far spazio all'urbe di melbourne, dove siamo approdatialle 7pm di domenica: stanchi, con le narici sfrante da cocainomani causa scoregge, ma contenti.

Così dopo qualche ora, mentre io nel letto cominciavo a sognare, gli italiani cominciavano a votare per il Berlusconi nazionale: E Vai italian vai...



lunedì 7 aprile 2008

LOVE IS ON THE 6TH FLOOR


Quello che mancava a questo blog era una sana storia d'amore. E allora io ve la racconto. Ma no, non vi preoccupate, non è la mia.. figuriamoci. I protagonisti Sono due miei conFLOORiani: Mark and Nova.

Mark:18 anni, Australiano con background estone (i nonni sono nati in estonia), biondo, alto quanto un palo della luce, 52/4 di piede (una fella assurda), timido come una lumaca che si ritrae quando incontra un ostacolo sulla sua via. Mi ha detto che non ha mai avuto una fidanzata perchè è troppo timido. Ha un vocione delle madonna e viene da Geelong, una cittadina a nord di melbourne. Qui a melbourne studia qualcosa che ha a che fare con i pc e l'elettronica ad RMIT, una famosa università di australiana. Dovreste vederlo cucinare, è davvero una casalinga. Ogni sera si mette li con una precisione da certosino a pulire i suoi 2 kg di vegetables (il suo stomaco sarà grande quanto il culo di platinette, quindi ce ne vuole a riempirlo) che contornano un buon mezzochilo dispiedini di carne. Non beve, non ama uscire. E' un po un bambinone, fa una tenerezza a vederlo. vive con me al 6th floor di unilodge at melbourne

Nova: 20 anni, Bengalese, piccolina, carnagione indianbrown, con il capo coperto dal velo tradizionale, per udirla, quando parla, ci vogliono gli apparecchi amplifon, un soffio di vento fa piu rumore. Le sto simpatico, crede sia buffo. E' una studentessa internazionale (cioè farà qui amelbourne tutta l'università) di ingegneria elettronica. E' fidanazata da quando aveva 14 anni con un tipo d el suo paese del quale, per questioni culturali, non ci dice il nome (in bangladesh certe cose non si dicono agli estranei). Mangia noodles tutti i giorni, o a pranzo o a cena. A volte li alterna con del riso dal colore gialalstro che mangia in un piattino di plastica con un cucchiaio di plastica anche quello. E' una fan sfegatata di Beyonceé, della quale qualche giorno fa mi ha annunciato entusiasta il matrimonio con djZ. E' incuriosita dalla cultura occidentale, tanto che lo scorso week end, con grande coraggio (dio solo sa quanto le sarò costato) ci ha chiesto -me e adam- se poteva assaggiare del vino rosso. Per lei una trasgressione assurda, tipo per noi farsi una striscia di coca. Ha detto che faceva schiofo. Schifo che schifo, però, si è criccata un bicchiere e ha detto che vuole assaggiare il rosè ( hai capito al bangladesh?!). entro la fine del semestre risuciremo anche a farle mettere la minigonna. Io e adam abbiamo deciso di portarla in discoteca una sera. avrete notizia a riguardo. Lei è sempre un po malinconica, spesso la si vede sospirare alla finestra mentre guarda nel vuoto. che tenera. Anche lei vive al 6th floor di unilodge.

Il quadro è chairo. lei fidanzta con uno che forse manco conosce, lui mai avuto ragazza (c'avrà na rascia), tutti e due timidi, tutti e due si parlano in corpo. 2+2=4. 2 chiacchere, una scaldata d'acqua insieme per cuocere le carote per i noodles.. insomma, na mezza simpatia c'è. Forse, per quanto sono timidi, ci vorranno 2 anni affinhe se ne accorgano, tuttavia hanno tempo.sono tutti e due qui per altri 4 anni. Fatto sta che lo scorso sabato pomericggio sono andati al cinema insieme. che carini. lui aveva messo il suo maglioncino più bellino con la camicia, lei il velo nero con la borsettina colorata. Dopo il film hanno cenato insieme qui a unilodge (mentre io bestemmiavo perchè mi si era scotta la pasta). Sembra o no una sotria d'amore d'altri tempi?! chissà come andrà a finire?! secondo me hanno bisogno di una spintarella, un incoraggiamento...e indovinate chi farà la Marta Flavi della situazione?

Vi prego di astenervi da commenti del tipo "Non pensare agli altri.. pensa a trovarti qualcuno tu", perchè tanto, a quanto ne so io, di tutti quelli che mi leggono (ad eccezione di minguccia) nessuno è fidanazato, quindi...

Dall'agenzia matrimoniale di swanston st, in carlon Vic ,melbourne è tutto...

ci vediamo alla prossima puntata...

venerdì 4 aprile 2008

STORMS vs BRONCOS


Queta sera, per incunearmi ancora di più nella cultura australiana sono andato a vedere un match di rugby tra 2 squadre australiane. Se all'incontro di footy la sfida era tra fighetti e sfigati, questa volta la sfida vedeva coem protagonisti il Nord vs il Sud (ciao darwin me fa na pippa). Per il nord è sceso in campo il rugby team di Ballara, una città a due ore a nord di Melbourne: il nome del team? I BRONCOS. Per il sud sono scesi in campo gli STORMS, made in Melbourne ovviamente. Nota geografica: ricordate che io vi scrivo dall'emisfero autrale, qui le cose sono al contrario: i polentoni sono quelli del sud, quindi gli Storms, I terroni quelli del nord: I Brocons.
Nota sport-culturale:Il rugby, insieme al cricket e il footy, è uno delgi sports piu praticati e seguiti in Australia.
Parto da Unilodge con la tipa che lavora all'help desk e il ragazzo e poi: lei, la mitica Desie, quella della papa nuova guinea.. quella che piu nero non si può. Ovviamente non poteva mancare Adam. Arriviamo vicino lo stadio e siamo travolti da una massa umana che indossa magliette, sciarpe e quant'altro tutto di colore porpora. Il porpora è il colore degli Storms. Io mi gratto, perchè è lo stesso porpora dei nastri intorno alle corone dei mori in italia: oh, non si sa mai. Entriamo nello stadio prendiamo dei posti tra curva a tribuna. Indovinate dove capitiamo? circondati dagli ultrà degli Storms. Mentre i ragazzoni fanno riscaldamento io mi magno un bello slovaski (un wrap con insalata e carne di pollo). Prima di iniziare con il match annunciano l'ingresso in campo delle regine della serata: LE CHEER LEADER! Arrivano, tutte stile barbie, con gonnellino viola e pon pon gialli e balalno sculettando sulle note di "please don't stop the music" di rihanna. io penso:" please don't stop the music, ok, ma please stoppate loro perchè sono troppo ridicole".
Inizia il gioco e la curva si scalda. Noi eravamo nel mezzo, e urliamo anche noi per non essere assorditi e sopraffatti dagli infervorati ultras. Birra a manetta e "arbitro segaiolo " a go go.
Lo stadio è stracolmo, tutti tifano Storms, l'altro team non ha supporters, poverelli, quando segnano manco ce ne accorgiamo perchè manco gli fischiano, indifferenza totale. Ma quando segnano Gli Storms, esplode tutto: fuochi d'artificio, vampate di fuoco agli angoli del terreno di gioco e le cheer leader fanno il balletto cantando una canzone che più mongola non si può.
Adam mi dice che non sono professional perchè fa freddo e indossano le giacchette, dice:"negli States devono andare con le gonnelline anche se nevica", aggiunge "sai che negli States ci sono corsi al college solo per diventre cheer leader?"...sono sconcertato, non sapevo che al mondo ci fossero dei corsi su "come diventare un oca".
Anche qui i giocatori se le danno, ma adifferenza di quanto si vede in tv, non indossno protezioni o caschi, questi sono uomini duri.
Comunque, sarà che sono davvero piu forti, sarà che gli altri non avendo supporters mi si sono smosciati, fatto sta che gli Storms hanno vinto 28 a 8: Un successone. Dopo l'inno della squadra cantato a gran voce dall'intero stadio per festeggiare, e un balletto finale delle ocherleader, usciamo dal cancello alle nostre spalle, quello da sullo Yarra river. E' ormai notte a Melborne ei grattacieli illuminati dai neon si riflettono nelle acque del fiume: ed è già tempo di casa.

mercoledì 2 aprile 2008

I CALABRESI D'AUSTRALIA.


Sin da quando sono arrivato in Australia mi sono chiesto se esistesse, in un paese tanto multiculturale, una razza inferione, insomma: il bastardo della situazione. Nonostante gli asiatici imperino, quanto a numero, gli australiani hanno qualche remora nei loro confronti.

Fino agli anni 70 non concedevano molti visti agli asiatici, e per venir a vivere permanentemente in australia bisognava passare un test che consisteva in un dettato di 50 parole in una lingua europea a scelta. Insomma, cercavano di fare in modo che gli europei rimanessero la maggioranza. Dopo la guerra in vietnam, nonostante la distanza, anche in australia sono incominciate ad arrivare imbarcazioni piene di asiatici, per la maggiorparte rifugiati vietnamiti (arrivavano a mo di albanesi in italia); di li la maggiore apertura all'oriente un po per scelta , ma solo un po, un po per pressione internazionale.

Purtroppo per me, tra i tanti arrivati c'erano anche gli indiani, che nel 2050 saranno più dei cinesi. Studiando relazioni internazionali non dovrei dirlo, ma questi indiani a me danno l'orticaria come i calabresi. Secondo me sono loro i calabresi d'Autralia. Stanno sempre tra di loro, non ti spicciano un sorriso manco se li paghi, e se lo fanno emanano na fiatella che ti stende. Chi mi consoce lo sa, io non ho porprio simpatia per questa cultura, poi qui che ci vivo a contatto...mhh. su 24 persone del mio piano c'è solo una coppia di indiani, ragazzo e ragazza; non cagano nessuno, e nessuno se li caga.

Lei bella ragazza, ma certe ricrescite di peli sulle gambe da horror. Neri, spessi... Sta sempre a cucinare. Quando c'erano 42 gradi, tutti mangiavam yogut, frutta, un caldo... lei cucinava una brodaglia cagarellaforme che emanava un puzzo che nemmanco li cani morti. Insomma se sono ingiro lo senti perchè il respiro ti muore in gola, se non ci sono, lo senti lo stesso perchè ormai la moquette è impregnata delel loro spezie.

Lui, mr simpatia, ha preso possesso della common room, dove c'è la televisione, e ci studia. Gla da fastidio che qualcuno accenda la tv, lui studia... Io e adam, alias er medusa, abbiamo fatto coalizione e se lui va li astudiare li, noi lo raggiungiamo e mettiamo su mtv rock.

E poi sono sti indiani so zozzi, imbratatno tutto, occupano tutta la cucina, lavano e non puliscono, amgnao con le mani, se le ficcano fino dento fino al cardias e quasi arrivano al piloro. marò...tutto il piano gli ha giurato battaglia.

La scorsa settimana, ciliegina sulla torta, sono venuti anche i genitori di lui a troavrlo per 4 giorni. Hanno detto di essere venuti per la Pasqua (ma che cazzo vieni a festeggià la Pasqua che non sei manco cristiana). Dalla contentezza e ingordigia del figlio nel mangiare, suppongo che la mamma gli preparasse i suoi piatti preferiti; mia madre avrebbe fatto lo stesso. La differenza è che se quelli di mia madre abbondano in lardo, quelli della mamma del calabrese d'australia abbondavano in spezie. Mi domando: cosa cavolo assaporeranno mai se imbastardiscono tutto con 3 kg di spezie?!

Cmq l'importante nella vita è trovare un "ballance", e nella vita all'unilodge, come nella politica estera, il bilanciamento vs l'india è portato dalla Cina. Tanto l'idiano magna condito, quanto i cinesi magnano sciapo: riso al vapore, in bianco senza sale: na bontà, che te lo dico a fa?! ma questa è un altra storia che vi racconterò prossimamente.

Comunque a Roma o a Melbourne nulla cambia, nu strunz di calabrese lo trovi sempre, che poi siano i"ndian-looking" è n'altro paio di maniche.